Out of home tv, ne dovremmo parlare…

Al momento queste quattro paroline inglesi, Out of home tv, almeno nella vivace Sicilia, possono significare poco. Eppure i dati parlano di un interesse crescente. Interesse che si accompagna a nuovi business. Tutto questo fa sì che questo “nuovo” segmento possa diventare, anche in breve tempo, interessante per i professionisti che operano nell’ambito televisivo e giornalistico. 
Lo scorso maggio Class Pubblicità, Grandi Stazioni Media, Vidion, le tre Concessionarie che rappresentano il mondo dell’out of home TV già associate a FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità, hanno tenuto la prima riunione ufficiale in Federazione eleggendo Angelo Sajeva Presidente dell’Assemblea. E’ stato coniato il nuovo nome GO TV. Si fa riferimento alle audience tv in continua crescita dei consumatori in movimento fuori casa.
Uno strumento interessante anche sul fronte dei contributi che riesce a dare alle campagne con forti obiettivi di “call to action”, grazie alla prossimità coi punti vendita in cui sono distribuiti prodotti e servizi oggetto di comunicazione. Oltre al fatto che, secondo gli analisti, il potenziale pubblico evidenzia un profilo elitario con elevate dotazioni reddituali e culturali. Si parla di segmenti attivi, con una forte apertura verso le novità ed una elevata propensione di spesa.

E la moving tv ha fatto segnare risultati interessanti. Leggete qui l’esito del 2015.
In un momento di stasi e di grandi interrogativi sul futuro dell’editoria, forse è anche il caso di guardare alla luna, e non solo al dito… dolorante.

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