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In.Sicily: start-up e aziende a confronto da tutta la Sicilia

C’è uno sviluppatore per il metaverso nel settore del turismo, chi riutilizza gli scarti della cenere vulcanica, un robot per la pulizia automatizzata degli impianti fotovoltaici e ancora una start up per la reintroduzione della coltura della canapa sativa per sfruttarne le immense proprietà. Sono alcune delle start up siciliane presenti a In.Sicily, l’evento interamente dedicato al sistema innovativo siciliano  che si è svolto a Palermo da giovedì 8 a venerdì 9 e che ha visto la partecipazione di venticinque start up sicilianeventi progetti di ricerca universitari e cinquanta aziende accreditate.

Un sistema forte e desideroso di relazione con le aziende, quello che è emerso questa mattina durante la sessione plenaria di apertura, in cui emerge un segnale forte: il mondo delle imprese innovative e della ricerca universitaria ha la necessità di connettersi con quello industriale e di avviare strategie comuni per svilupparsi.

In.Sicily è un evento ideato da Fondazione Emblema, con la co organizzazione dell’Assessorato delle Attività Produttive della Regione Siciliana e dell’Università di Palermo, in collaborazione con l’Università di Catania, l’Università di Messina, l’Università di Enna “Kore”, Confindustria Sicilia, Sicindustria, il Comitato Regionale G.I di Confindustria Sicilia, IRFIS e EHT.

“In Sicily si conferma il principale appuntamento dedicato all’innovazione siciliana. In questi giorni start-up da tutta la Regione, progetti di ricerca realizzati da partenariati pubblico privato e aziende si incontreranno per avviare nuove collaborazioni per rendere la Sicilia un luogo di innovazione che possa rendere le imprese competitive e che possa far crescere le start up e attrarre investimenti”.

Tommaso Aiello, presidente della Fondazione Emblema.

“Sono in partenza agevolazioni per la realizzazione di “luoghi per l’innovazione”,  per permettere a donne, giovani e non solo, di affrontare nuove sfide imprenditoriali che troveranno un aiuto nelle misure Fdi in Sicilia, con contributi a fondo perduto per nuove imprese. Chiaramente il nostro sforzo, trova conferma nella nuova programmazione comunitaria 21/27 che ci permetterà, con un importante dote finanziaria, di sostenere l’innovazione in Sicilia, con una particolare attenzione alle PMI e avviare uno specifico intervento per le start up innovative, rendendo disponibili agevolazioni e servizi. Grazie al pacchetto Competitività Sicilia sono state concesse agevolazioni a fondo perduto per oltre 30 milioni di euro per sostenere la crescita dei Distretti produttivi, coinvolgendo oltre 1700 imprese siciliane e a breve usciremo anche con una misura mirata all’imprenditorialità”.

 Edy Tamajo, Ass. Attività Produttive Regione Siciliana

Ed è un impegno che trova la piena conferma nella passata programmazione comunitaria 14/20 che ha visto l’Assessorato alle Attività produttive della Regione erogare oltre 500 milioni di euro per la realizzazione di Progetti di Ricerca e Sviluppo e di investimenti innovativi e che vedrà nella programmazione 2021-2027 una dotazione finanziaria da destinare alle imprese di quasi un miliardo di euro.

Da sinistra Edy Tamajo, Tommaso Aiello e Roberto Lagalla
Da sinistra Edy Tamajo, Tommaso Aiello e Roberto Lagalla

“Non dobbiamo solo incoraggiare i  giovani a creare start up ma dobbiamo inserirli in un ecosistema della ricerca e della competitività internazionale che guardi ai grandi player e che mantenga il contatto con la ricerca scientifica. Oggi cambia il modello, non basta creare incubatori di impresa ma serve generare contaminazione attraverso momenti di confronto, di integrazione interdisciplinare, di scambio, per evitare la mortalità delle start up. Per questo ritengo sia fondamentale e strategico valorizzare il dialogo tra università e impresa”.

Roberto Lagalla, sindaco di Palermo
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