Giornale di Sicilia, il punto sulla vertenza

(foto di Giovanni Tarantino)
Il futuro di dodici colleghi del Giornale di Sicilia passa da Roma. Ieri, d’intesa fra Fnsi e Fieg, si è aperto il confronto per affrontare la vertenza del quotidiano di via Lincoln. Sono giorni decisivi per comprendere l’evoluzione di una situazione complessa e delicata. Come comunicato dal Cdr, in una nota pubblicata ad agosto sulle pagine dello stesso quotidiano, l’editore sarebbe pronto ad avviare le procedure per il licenziamento di 12 giornalisti ex articolo 1, ricorrendo alla procedura prevista della legge 233 per i licenziamenti collettivi per motivi economici.  “La convocazione di un tavolo di confronto sindacale a Roma – aveva scritto l’Assostampa siciliana in una nota – recepisce la richiesta avanzata dalla segreteria regionale del sindacato dei giornalisti siciliani che quindi, d’intesa con la Fnsi, potrà affiancare il Cdr del Giornale di Sicilia nel confronto con l’editore che sarà assistito dalla Fieg”. Lo spostamento a Roma della vertenza ha un grande significato dal punto di vista sindacale. Lo stesso Cdr aveva definito come “irricevibile la proposta di un’azienda editoriale di licenziare giornalisti ricorrendo ad una legge riservata ai comparti industriali e commerciali piuttosto che seguire il corretto iter indicato dal contratto di lavoro e dalla legge 416 di settore”.
Un momento difficile per l’editoria. Proprio ieri la stessa Fnsi ha dovuto fare fronte ad altre due vertenze: 
  • Il Centro e la Città di Salerno: i quotidiani non fanno più parte del Gruppo Espresso. Lo ha reso noto lo stesso gruppo editoriale con un comunicato nel quale precisa che «sono stati definiti gli accordi per le cessioni dei quotidiani». (Qui il link al comunicato del Coordinamento dei Cdr del gruppo Finegil. Qui il link al comunicato dei giornalisti de “la Città” di Salerno. Qui il link al comunicato del Cdr e della Rsu del quotidiano “Il Centro”). I timori legati alle grandi fusioni rischiano di divenire molto più concreti, come  evidenziato dal segretario della Fnsi, Lorusso.
  • Il Gazzettino: i giornalisti hanno proclamato due giorni di sciopero, venerdì 9 e sabato 10 settembre 2016. “La protesta arriva – si legge sul sito dell’Fnsi – dopo l’annuncio da parte dell’azienda di non voler assumere, disattendendo gli accordi siglati anche in sede ministeriale nell’ambito dello stato di crisi biennale aperto il 15 gennaio 2015”. “A fine settembre – precisa la nota del sindacato regionale – i giornalisti usciti saranno una ventina”. 

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