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Gli istituti di categoria dei giornalisti tra crisi e precarietà

«Quello dei giornalisti italiani è un sistema unico in tutta Europa che i giornalisti di tutta Europa ci invidiano. Con la Fnsi, con l’Ordine, l’Inpgi, la Casagit e il Fondo di previdenza complementare abbiamo dato corpo e dimensione alle tutele dei giornalisti e per i giornalisti, non perché avessimo bisogno di privilegi, ma perché avevamo e abbiamo bisogno di lavorare». Così Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, al corso di formazione “Inpgi, Casagit, Fondo pensione complementare, Fnsi: il ruolo degli istituti di categoria tra crisi e precarietà” organizzato venerdì 16 giugno 2023 nella sede dell’Assostampa Siciliana a Palermo.

«La nostra – ha aggiunto – è una professione direttamente collegata alla Costituzione, che prevede il dovere di informare e il diritto dei cittadini di ricevere una informazione libera e autorevole. Per essere liberi e autorevoli i giornalisti nel corso di cento anni hanno costruito con grande fatica un sistema che li assisteva in tutto e per tutto, nella professione e nella vita».

Intervenendo al seminario con Marina Macelloni (presidente Inpgi), Gianfranco Giuliani (presidente Casagit), Gianfranco Summo (vicepresidente Casagit), Alessia Marani (presidente Fondo pensione complementare), Giuseppe Rizzuto (segretario regionale Assostampa Sicilia) e Roberto Ginex (consigliere nazionale Fnsi), Costante ha rilevato che quello dei giornalisti «è un sistema che ha profonde radici nella cultura solidaristica del ‘900».

E al centro di questo sistema «c’è la Federazione nazionale della Stampa, che, con le Associazioni regionali, è non solo il punto di raccordo fra i giornalisti e gli Enti di categoria, ma anche il front office di tutti i nostri Enti. In tutta Italia – ha ricordato – i colleghi che hanno bisogno di rivolgersi agli Istituti della categoria si rivolgono all’Assostampa».

È per questo, ha concluso la segretaria generale, che «abbiamo sempre difeso in tutte le sedi questo collegamento profondo fra la Fnsi e gli Enti. E oggi che il lavoro giornalistico diventa sempre più un lavoro povero, occorre difenderlo con ancora più forza».

Concetto ribadito dal presidente di Casagit, Gianfranco Giuliani, che ha anche riassunto il recente passato e tratteggiato il futuro della Cassa di assistenza alla vigilia dei 50 anni che festeggerà nel 2024.

E da Marina Macelloni, presidente Inpgi, che si è soffermata, fra l’altro, sull’importanza per i giornalisti di avere una rete di tutele, «che non sono privilegi», necessarie ad assicurare la libertà di una professione che attiene alla democrazia del Paese.

Collegata da remoto, insieme con il nuovo direttore Fabio Porcelli, la presidente del Fondo di previdenza complementare, Alessia Marani, ha ricordato infine l’importanza della previdenza di secondo pilastro, riassumendo le prestazioni e i servizi offerti agli iscritti e sollecitando i colleghi a prendere consapevolezza dei vantaggi offerti dall’adesione all’Istituto.

(articolo tratto da Fnsi.it)

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