Disponibile su Amazon e presto anche in libreria, il nuovo romanzo di Giovanni Villino, «I fantasmi di Monte Pellegrino», è un’opera che intreccia l’inchiesta giornalistica con la potenza mistica di un luogo senza tempo. Un thriller che scava nella cronaca e nella coscienza, tra Palermo e Roma, tra verità terrene e presenze invisibili.
Il 24 giugno 2022, all’alba della natività di San Giovanni Battista, sul ciglio della scarpata del Belvedere di Monte Pellegrino viene ritrovato il corpo senza vita di Carlo Cardineletti, banchiere di spicco dal passato opaco. Due dita mozzate, una croce incisa nel palmo della mano e un telefono criptato rappresentano gli unici indizi per decifrare l’inizio di un enigma che si fa via via più oscuro. A raccogliere la sfida sono il giornalista precario Salvatore Luce e il fotoreporter Ennio Patti, due figure emblematiche del mondo dell’informazione: lucide, disilluse, ma ancora capaci di stupore.
L’intreccio col sacro
La morte di Cardineletti è solo l’innesco di una narrazione che si dipana tra conti off-shore, congregazioni pseudo-ecclesiali, e un cardinale apocrifo in fuga. La vicenda porta Luce e Patti a varcare i confini della Sicilia per arrivare fino a Roma, dove la Guardia di Finanza porta alla luce un gigantesco flusso di denaro illecito legato a una rete di potere che ha radici profonde.
Eppure, nel cuore del romanzo, non c’è solo il delitto da risolvere. C’è Monte Pellegrino, con la sua aura di sacralità e mistero, che diventa il vero protagonista silenzioso. Fra le mura del santuario di Santa Rosalia, un frate domenicano scopre un segreto nascosto nei pressi dell’altare punico: qualcosa che lega il presente al passato, la giustizia umana a quella ultraterrena. Qui il confine tra il visibile e l’invisibile si fa labile. Perfino le fotografie di Ennio Patti iniziano a rivelare dettagli che nessuno riesce a spiegare.
«Con Salvatore Luce, giornalista precario e indolente, torno a raccontare Palermo e il mondo del giornalismo. E lo faccio partendo da un luogo speciale. Uno spazio che da millenni sovrasta la Conca d’Oro. Monte Pellegrino è bellezza, ma è anche dimensione di memorie irrisolte: il romanzo nasce proprio lì, dove vivi e morti, viltà e potere si scambiano sussurri», scrive Giovanni Villino, che con questo libro ritorna alla narrativa dopo il successo del thriller Negare il bene, vincitore del Premio Mons. Petralia 2024.
Lo stile de “I fantasmi di Monte Pellegrino”
Con uno stile asciutto e intenso, Villino costruisce un romanzo che è allo stesso tempo cronaca e metafora, indagine e rivelazione. Il personaggio di Salvatore Luce, con la sua precarietà esistenziale e professionale, diventa lo specchio di una generazione disillusa ma non arresa, in cerca di verità in un mondo che confonde i confini tra fede e finzione, tra informazione e potere.
La montagna simbolo di Palermo diventa così scenario e metafora, teatro di un conflitto antico che si rinnova nel presente: quello tra luce e ombra, tra memoria e oblio. I fantasmi di Monte Pellegrino è un’opera che non si limita a raccontare un mistero, ma invita a riflettere su ciò che resta sepolto nelle pieghe della storia e dell’anima.
Scheda del libro
- Titolo: I fantasmi di Monte Pellegrino
- Autore: Giovanni Villino
- Editore: Independently published
- Data di pubblicazione: 3 maggio 2025
- Pagine: 225
- ISBN-13: 979-8313745251
- ASIN: B0F7GFH9KN
- Lingua: Italiano
- Formato: 12.85 x 1.3 x 19.84 cm
- Peso: 308 g
