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Reuters, Digital News Report. L’informazione cambia, i giornalisti piangono

L’informazione e la sua fruizione sono cambiate. Così come i modelli di business e il mercato pubblicitario: per la prima volta il web ha superato la tv per entrate pubblicitarie. Ciò che, invece, sembra non voler cambiare è la mentalità di una parte di giornalisti, editori e concessionarie pubblicitarie che resta ancorata a modelli superati. E questo, c’è da dire, non avviene per indolenza ma perché i vecchi modelli possono garantire la sopravvivenza a una classe dirigente che in un mercato del lavoro profondamente – e fortunatamente – mutato avrebbe difficoltà a ricollocarsi. A darci una mano nella comprensione dello stato attuale è l’edizione 2023 del Digital News Report, pubblicata dal Reuters Institute. E’ un dossier sul mondo dell’informazione che racconta come oggi ci si informi, le piattaforme più utilizzate, le tendenze in ambito pubblicitario ma anche le criticità del mercato attuale. Questo report si basa sulle interviste realizzate a 93mila persone e riguardano la realtà di 46 Paesi. Andiamo, quindi, ad analizzare alcuni punti che riguardano l’Italia. Intanto se dovessimo individuare aspetti fondamentali o indicatori di cambiamento attorno a cui muovere la riflessione sull’informazione, ne potremmo tracciare sei:

Cosa sta cambiando

  1. Modello di informazione che cambia
  2. Modifica delle abitudini di fruizione, soprattutto da parte delle nuove generazioni
  3. Minore disponibilità agli abbonamenti
  4. Fuga dagli argomenti ansiogeni
  5. Cambio degli investimenti pubblicitari nei media
  6. Da Facebook a Tik Tok, nuovi modelli di protagonismo

Cosa succede in Italia

Il rapporto firmato dal Reuters Institute evidenzia un aspetto: i grandi gruppi editoriali italiani cedono testate storiche e puntano all’acquisizione di nuove piattaforme. Si fa riferimento, ad esempio, a quanto accaduto con Panorama e Donna Moderna, Il Giornale, L’Espresso e diversi quotidiani locali. Mondadori, nel dicembre 2022, ha acquisito Webboh, una realtà online specializzata in gossip e approfondimenti sul mondo dei creatori di contenuti sui social media. Il gruppo GEDI ha, invece, secondo quanto scrive il reporto, dato priorità alla distribuzione e alla monetizzazione dei contenuti sui social media, con l’acquisto nel luglio 2022 del 30% di Stardust, una società di marketing innovativa e in rapida crescita focalizzata sugli influencer.

Non solo media tradizionali

Le acquisizioni non sono limitate agli editori tradizionali. Il report cita anche quanto avvenuto nel 2022 con la società di podcast di recente costituzione Chora Media che ha acquistato Will Media. Entrambi i player distribuiscono i loro contenuti principalmente su piattaforme di terze parti come Spotify (per i podcast di Chora Media) e Instagram (per i video di Will).

Pubblicità e guadagni. Il web ha superato la tv

Le entrate pubblicitarie online hanno superato per la prima volta le entrate pubblicitarie televisive nel 2019 e nel 2021 hanno rappresentato oltre la metà (54%) delle entrate pubblicitarie complessive. Questo uno dei dati contenuti nella scheda di analisi del report sull’Italia. C’è stata una chiara tendenza verso l’implementazione di soluzioni paywall dal 2017, ma la percentuale di utenti disposti a pagare per leggere le notizie online è al 12%, ovvero la stessa di cinque anni fa. Il Corriere della Sera, primo tra i principali quotidiani italiani a introdurre soluzioni a pagamento, ha recentemente festeggiato il raggiungimento di 508.000 abbonati digitali. La maggior parte delle testate giornalistiche italiane si affida ancora principalmente alla pubblicità online per finanziare le operazioni digitali. Intanto i ricavi pubblicitari tradizionali si riducono. Dal 2017 al 2021 i ricavi complessivi dei settori televisione e carta stampata sono diminuiti del 10%, e questo ha comportato una riduzione di 2.400 addetti (-17%) solo nel settore quotidiani e periodici.

Giovanni Villino

Giornalista professionista. Direttore responsabile di Redat24,com. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism. Lavoro per Tgs, emittente televisiva regionale del gruppo editoriale Ses Gazzetta del Sud - Giornale di Sicilia.

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