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+++ SENZA PRECEDENTI. Giornali on line, arriva il cookie wall? +++

Un fatto senza precedenti. Gli utenti non abbonati di Corriere.it, La Stampa.it e Repubblica.it (l’elenco potrebbe essere destinato a crescere) si trovano davanti a una schermata inedita: o accetti i cookie e puoi, quindi, continuare a visionare i contenuti liberi oppure rifiuti i cookie e ti abboni. Una questione che non è per nulla di poco conto. Siamo forse di fronte al primo caso di cookie wall? Ma è legittimo? Cosa dice il Garante? E, soprattutto, cosa sta succedendo tra i big dell’editoria on line? Andiamo con ordine.

Cos’è il cookie wall

Grazie a un notevole martellamento mediatico, abbiamo nel tempo imparato che i cookies non riguardano soltanto la pubblicità, ma anche la profilazione e il tracciamento dell’utente. Quindi il dire sì ai cookies ha un peso e non di poco conto. Andando invece al concetto di cookie wall, come il nome stesso indica, è una sorta di muro, di barriera, che di fatto blocca l’accesso ad un sito. E lo blocca nella misura in cui con un pop up o una pagina ci pone davanti a un limite: prima di vedere il sito devi accettare i cookie. Altrimenti, nada. Un sistema che, di fatto, vincola l’utente all’espressione del consenso. Nel caso dei quotidiani sopra indicati, l’utente non registrato o abbonato si trova di fronte a un popup. Due le opzioni: o consenti l’uso di cookie e quindi puoi accedere anche all’home page. Oppure rifiuti l’uso dei cookie e… ti abboni. Tertium non datur.

In linea teorica si può parlare di cookie wall nel caso in cui non ci sia un’opzione per il rifiuto. Nel caso dei quotidiani la possibilità di scelta viene lasciata ma ha un costo: l’abbonamento. Uno dei servizi on line più utilizzati per adeguare i propri siti al Gdpr e al trattamento dei dati personali, Iubenda, offre un approfondimento interessante sui cookie wall. Nella sezione documentazione si legge:

Anche se le normative possono essere leggermente diverse tra i vari Paesi UE, in generale l’uso dei cookie wall non è legittimo in quanto contrario al principio del GDPR per cui il consenso dev’essere sempre espresso liberamente.

da Iubenda

Cosa dice il Garante?

Il Garante privacy nel luglio dello scorso anno aveva diffuso le nuove “Linee guida a tutela degli utenti“. E si era espresso anche in merito al cookie wall. Un meccanismo, scrive il Garante, che è da ritenersi illegittimo, “salva l’ipotesi, da verificare caso per caso, nella quale il titolare del sito consenta comunque agli utenti l’accesso a contenuti o servizi equivalenti senza richiesta di consenso all’uso dei cookie o di altri tracciatori“.

Quanto accade sui principali siti di informazione on line ci pone davanti a una domanda: i quotidiani on line in questione offrono un un’alternativa all’accettazione dei cookies per navigare nel sito, almeno nei contenuti free? E qui, possiamo dire, che la partita è aperta, perché – in pratica – l’alternativa viene offerta. Il problema? Questa alternativa ha un costo: l’abbonamento.

Le reazioni

Interessante è adesso comprendere cosa accadrà. L’editoria, alle prese con una crisi senza precedenti, si trova ad affrontare anche il problema di monetizzare al massimo la presenza on line. Questa strada che riscontri darà? L’impatto sulle visite, l’impatto sugli abbonamenti, l’impatto sulla consapevolezza da parte degli utenti. Sono tutte questioni aperte. Ieri, ad anticipare su Linkedin questo tema è stato Alberto Monteverdi, Digital product manager. Di seguito il suo post. 

Foto di Tumisu da Pixabay

Giovanni Villino

Giornalista professionista. Direttore responsabile di Redat24,com. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism. Lavoro per Tgs, emittente televisiva regionale del gruppo editoriale Ses Gazzetta del Sud - Giornale di Sicilia.

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