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Indeed: i lavoratori non vogliono rinunciare alla flessibilità

Grandi dimissioni, difficoltà a trattenere i talenti e a reclutare nuove risorse hanno caratterizzato il mondo del lavoro, anche italiano, negli ultimi mesi. Una situazione complessa, che impone alle aziende di tenere in considerazione diversi fattori. Sopra tutti, la flessibilità. È quanto emerge da uno studio condotto da Indeed – portale numero uno al mondo per chi cerca e offre lavoro – che ha preso in considerazione 1000 lavoratori italiani.

Il datore di lavoro dei sogni? Quello che, non solo promuove, ma incoraggia il work-life balance (88%). Seppur lo stipendio continui a giocare un ruolo di primo piano, i lavoratori non sembrano più disposti a rinunciare alla flessibilità. Quando si sceglie un nuovo impiego, poter lavorare secondo orari flessibili (56%) conta più di un piano di bonus/premi di produttività (53%) e delle opportunità di formazione (47%). A riprova, il 43% dei partecipanti allo studio sarebbe disposto a lavorare per un salario inferiore a patto di poter contare su uno schema di lavoro flessibile. Allo stesso modo, meno di 1 lavoratore su 2 accetterebbe un’offerta di lavoro interessante e in linea con i propri desiderata se si rendesse conto che l’azienda non adotta politiche di lavoro flessibile o “ibrido”.

Indeed: i lavoratori non vogliono rinunciare alla flessibilità

Flessibilità, infatti, per i lavoratori italiani non significa poter lavorare esclusivamente da casa (o da remoto) ed escludere la vita d’ufficio. Il 47% ritiene che lavorare solo da remoto possa rendere più difficile lo sviluppo professionale e il percorso di carriera. Certamente andare in ufficio è preferibile quando è facile da raggiungere e ben servito dai mezzi pubblici (41%), gli spazi sono moderni, rinnovati e funzionali (41%) e quando c’è modo di verificare se il proprio team di lavoro sarà presente in una data giornata (36%). Molto apprezzata anche la possibilità di poter avere a disposizione cibo gratuito, ad es. la colazione (26%), la presenza di un’area fitness (19%), l’organizzazione di eventi di socializzazione (16%) o di attività di intrattenimento (11%).

 la flessibilità gioca oggi un ruolo di primo piano per i lavoratori, centrale per un buon equilibrio tra lavoro e vita privata. Un’azienda attenta alle esigenze individuali e capace di strutturarsi offrendo flessibilità potrà più facilmente attrarre e trattenere i talenti, oltre a creare un clima di fiducia. Le aziende possono promuoverla in molti modi, anche semplici. Dal consentire orari di inizio e termine elastici, al lasciare aperta la scelta di quando recarsi in ufficio o usare la tecnologia per limitare gli spostamenti e le riunioni. C’è anche chi sta iniziando a offrire la possibilità di lavorare secondo ‘settimane compresse’, concentrando su quattro giorni gli impegni, fino ai congedi per i care giver o all’offrire la possibilità di prendere ‘un anno sabbatico’ ai dipendenti di lunga data”.

Ilaria Caccamo, responsabile di Indeed Italia

Foto di StartupStockPhotos da Pixabay

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