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Giornalisti, uso dei social e limiti imposti dall’editore

Da una parte c’è la volontà di scongiurare gli eccessi, dall’altra garantire il pieno e totale rispetto della libertà di manifestazione del pensiero. Si cammina su una linea sottile, un margine inquieto che rende ancora più difficile la convivenza tra social media e informazione. Un tema che si ripropone periodicamente. Giornalisti, uso dei social e limiti che alcuni editori potrebbero mettere in atto per evitare derive ritenute poco opportune. Un circuito, tra il virtuoso e il vizioso, che spacca, almeno sul fronte dell’opinione, il mondo dell’informazione. Una categoria, quella dei giornalisti, che, così come avvenuto anche per altri ambiti, si ritrova ad affrontare il tema cruciale della disintermediazione da un’altra angolatura.

A riprendere un articolo pubblicato da The Guardian è Prima Comunicazione. La BBC sta valutando di limitare l’uso di Twitter da parte dei suoi giornalisti. Se il piano dovesse essere approvato, ai corrispondenti principali verrà chiesto di abbandonare l’utilizzo delle piattaforme online per pubblicare storie o offrire analisi istantanee.

La proposta nasce in realtà da un fatto ben preciso: ci sono state critiche ai commenti online formulati da alcuni giornalisti. Una riguarda la redattrice politica della Bbc Laura Kuenssberg, l’altra Jon Sopel, redattore della Bbc per il Nord America. In entrambi i casi la polemica riguarda temi politici.

Giornalisti, social, editori. In Italia…

Se ne discute da tempo. Basti pensare che lo scorso ottobre è stato dato il via libera unanime della Commissione di Vigilanza Rai alle linee guida per l’utilizzo dei social network da parte dei dipendenti e collaboratori della tv pubblica.

LEGGI O SCARICA il testo della risoluzione su ‘Principi di indirizzo e linee guida sull’utilizzo dei social media da parte dei dipendenti e collaboratori della RAI” (PDF) 

Tuttavia, secondo quanto dichiarato lo scorso dicembre dal presidente della Commissione Vigilanza Rai, Alberto Barachini: il cda della Rai non ha votato il testo predisposto dall’amministratore delegato Fabrizio Salini che recepisce l’atto di indirizzo della commissione di Vigilanza in materia di social media policy

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