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Vishing, il furto di carte di credito e Pin via telefono

Una delle ultime operazioni effettuata dalla polizia postale ha messo in luce un complesso modus operandi che vedeva i criminali effettuare i furti della corrispondenza all’interno dei centri di smistamento di Poste Italiane, una volta impossessatisi delle lettere contenenti le carte di credito la banda metteva in atto la tecnica del Vishing (Neologismo anglosassone ottenuto dalla crasi tra le parole voice + phishing). Il gruppo dei “telefonisti” chiamava i vari Istituti emittenti delle carte e, presentandosi come Maresciallo o Ispettore delle Forze dell’ordine, affermava di aver appena sequestrato un consistente numero di carte di credito rinvenute in possesso a malviventi. Con fare perentorio e con la scusa di riconsegnare i titoli in sequestro, si faceva indicare il numero di telefono dei clienti.

Le intercettazioni

buon giorno carte di identità elettroniche… sono l’ispettore Maglione della Questura avrei bisogno di un accertamento anagrafico mi può aiutare?”

A questa per portare a termine l’operazione di Vishing per il furto dei dati delle carte di credito, seguiva una complessa attività di Social Engineering compiuta da esperti tecnici che provvedevano a reperire tutte le informazioni e gli ulteriori dati necessari. Una volta ottenuti i dati, l’organizzazione rivolgeva la sua abilità criminale proprio verso i clienti ai quali, spacciandosi per dipendenti della banca, paventava problemi connessi nell’attivazione del titolo riuscendo infine, con abilità persuasive, a farsi indicare il PIN dei titoli.

.la chiamo a riguardo la sua carta di credito, la chiamo dalla sede centrale amministrativa…….. in una settimana lavorativa gli arriverà la nuova carta dopodichè……sempre per raccomandata il nuovo codice PIN…….allora volevo solo alcune conferme perché abbiamo variato… l’indirizzo… mi può confermare un recapito fisso???

Questi gli stralci di alcune intercettazioni telefoniche, da cui è emersa una capacità attoriale e di convincimento non comuni. Tant’è che durante alcune conversazioni tra sodali questi si vantavano l’un l’altro delle eccellenti capacità di imitazione facendo a gara a chi era più bravo. La stessa persona era in grado di cambiare la propria voce anche passando dal femminile al maschile e con diversi accenti dal partenopeo al milanese.



Foto di StockSnap da Pixabay

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