direttori e testate

Orazio Mezzio è il primo direttore laico di Cammino

Il giornalista Orazio Mezzio è il primo direttore laico del settimanale cattolico di informazione ed opinione “Cammino”. Lo ha nominato all’unanimità il Consiglio d’amministrazione della cooperativa “Periodico Cammino scrl.” presieduta da Luca Marino.

La nuova direzione, dopo 37 anni di vita del periodico eredita così l’importante scuola dei predecessori compianti sacerdoti Sebastiano Gozzo, Alfio Inserra e Giuseppe Lombardo. Cammino quindi continuerà ancora a percorrere le strade del giornalismo cattolico a Siracusa, che ha origini nel 1897 con l’episcopato Fiorenza.

Il nuovo direttore, accompagnato dal presidente dell’Ucsi di Siracusa Salvatore Di Salvo, ha incontrato l’arcivescovo di Siracusa Monsignor Salvatore Pappalardo e il vice direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali Alessandro Ricupero. Si è convenuto circa la necessità di dare alla Città uno spazio di dialogo nel solco della dottrina sociale della Chiesa. In particolare l’Arcivescovo si è detto compiaciuto della scelta di una direzione laica, capace di affrontare con coraggio le sfide culturali del momento.

Chi è Orazio Mezzio

Laureato in Scienze Politiche all’Università di Catania con una tesi sulle origini del movimento cattolico, ha conseguito il Certificato di studi politici europei dell’Ist. Jean Monet. Dal 1990 è giornalista pubblicista, collaborando a lungo con il settimanale cattolico di Siracusa, “Cammino” ed il quotidiano “Gazzetta del Sud” . Ha diretto il mensile della famiglia “Il focolare” edito dalla Curia provinciale dei Frati Cappuccini di Siracusa. Per la mostra fotografica “Sorrisi di Regime”, reportage dalla Corea del Nord, ha vinto il premio “Più a Sud di Tunisi”. Fra gli altri incarichi ricoperti, è stato consigliere nazionale dei giovani delle Acli (1986-89); Osservatore cattolico al Festival Internazionale dei Giovani Comunisti di Pyong Yang (Corea del Nord, 1989). Ha svolto per tanti anni attività politica e amministrativa: nel 1994-95 è stato consigliere provinciale, prima di diventare sindaco di Sortino (dal 1995 al 2007). Fondatore dell’Associazione Nazionale delle Città del Miele di cui ha curato la prima “Guida nazionale alle città del miele”; dirigente regionale e nazionale degli organismi associativi degli enti locali (Anci, Uncem, Aiccre, Urps); presidente del CO.SVI.S. (Consorzio per lo Sviluppo di Siracusa) del patto territoriale; presidente del consorzio “Hyblon” per il sito Unesco “Siracusa e le Necropoli Rupestri di Pantalica”.
Fra le sue pubblicazioni: “Liberi ogni giorno”, rassegna stampa antiracket; “Il Giornalismo Cattolico a Siracusa” (1897-1905); “Sortino e il suo Stemma” (studio araldico e storico della municipalità); “Sortino, immagini e mito”; “Politica, le idee contano ancora?”, con Giuseppe Matarazzo, edito da Rubbettino.

Gli auguri di Luca Marino

“A lui gli auguri di un proficuo servizio – ha detto il presidente della Cooperativa “Periodico Cammino scrl” Luca Marino – certi che sotto il protettivo mantello della Madonna delle Lacrime Cammino continuerà come prima e più di prima ad essere voce del territorio e dell’intera comunità diocesana”.

Il messaggio dell’Ucsi

Il presidente dell’Ucsi di Siracusa Salvatore Di Salvo a nome dei soci dell’Ucsi ha inviato al nuovo direttore del Settimanale Cattolico di informazione ed opinione “Cammino”, Orazio Mezzio, questo messaggio. “Desidero farti pervenire le mie congratulazioni, a nome mio personale e dell’Ucsi di Siracusa, auguri di buon lavoro alla guida del nostro settimanale cattolico di informazione ed opinione, continuando la bellissima esperienza giornalista di un gruppo di giornalisti cattolici della nostra Arcidiocesi intrapresa iniziata da mons. Sebastiano Gozzo, Mons. Alfio Inserra e padre Pippo Lombardo. L’amicizia e la collaborazione tra Ucsi e giornalisti sono i capisaldi per poter continuare a raccontare il nostro territorio e le storie di uomini e donne. Credo inoltre che le posizioni condivise sui temi come la difesa dei valori democratici, il rispetto dei diritti umani ed avere il coraggio di essere voce della coscienza di un giornalismo capace di distinguere il bene dal male, le scelte umane da quelle disumane. Perché oggi c’è una mescolanza che non si distingue, e voi dovete aiutare in questo. Il giornalista – che è il cronista della storia – è chiamato a ricostruire la memoria dei fatti, a lavorare per la coesione sociale, a dire la verità ad ogni costo: c’è anche una parresia – cioè un coraggio – del giornalista, sempre rispettosa, mai arrogante. (Papa Francesco, ai giornalisti dell’Ucsi, 23 settembre 2019)”.

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