Sul Web, dove la differenza tra notizia e opinione è spesso oggetto di disputa, una delle domande più frequenti per chi vuole mettere in piedi un giornale è: per le testate on line c’è l’obbligo della registrazione al Tribunale? La risposta è: non sempre.
A dirimere la questione è un decreto legge del 2012. A darne nota anche il sito dell’Ordine dei giornalisti. E per la precisione si fa riferimento all’articolo 3-bis del Decreto Legge 103/2012, in cui si legge:
“Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero online, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall’articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall’articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall’articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni.”
Resta ferma la necessità dell’indicazione di un direttore responsabile iscritto all’Albo.
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