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Editoria e quotidiani, il sindacato dei giornalisti porta al Ministero il “caso Sicilia”

Che la carta stampata non stia vivendo in Italia una stagione luminosa è fatto assai noto. E da tempo, ormai. I dati di vendita e i report pubblicati mensilmente da Ads ci restituiscono una fotografia chiara del continuo calo. Mal comune, nessun gaudio. Lo sanno bene gli editori che in questi mesi si stanno dando da fare per porre – in qualche modo – rimedio a questa emorragia. Al momento, tuttavia, con ciò che appare essere solo un intervento tampone: bende, cerotti e punti di sutura, lì dove possibile. Sulla causa principale sembra non essere stata ancora individuata una soluzione. A entrare in campo adesso c’è l’Assostampa Sicilia che si dice pronta a presentare al sottosegretario Martella un documento sul caso Sicilia. E questa è l’ultima novità.

L’impegno degli editori

Spulciando il sito della Fieg, vengono fuori diversi aspetti e ambiti su cui gli editori stanno da tempo lavorando. Si va dal sistema di distribuzione, e quindi le edicole, alle iniziative per il rilancio della carta stampata attraverso campagne informative, sino al contrasto alle copie pirata. Si lavora, insomma, “per tutelare i contenuti editoriali, puntando a garantire libertà di stampa e pluralismo. Ed è per questo motivo che è stato richiesto un deciso intervento delle Autorità amministrative e giudiziarie”, scrivono sul sito della federazione degli editori.

Pirateria digitale

“Le nuove opportunità e modalità di diffusione e fruizione dei contenuti editoriali in Rete – spiega in una nota la Fieg – hanno creato un terreno particolarmente propizio ad abusi od usi non autorizzati dei prodotti dell’editoria. Negli ultimi anni, questo trend crescente si caratterizza per una gradualità del fenomeno pirateria che va dall’utilizzo di rassegne stampa online realizzate e diffuse senza l’autorizzazione dei titolari dei diritti fino all’illecita diffusione dei contenuti editoriali anche attraverso le piattaforme social e le applicazioni telefoniche o di messaggistica istantanea. Gli editori italiani confidano in un deciso intervento delle autorità amministrative e giudiziarie preposte alla tutela del prodotto editoriale e dell’industria dell’informazione, per garantire libertà di stampa e pluralismo informativo, pilastri fondamentali della democrazia”. 

LEGGI QUI I CASI DI PIRATERIA DENUNCIATI IN SICILIA E SARDEGNA

Fieg e Governo

Il 2 ottobre il presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, Andrea Riffeser Monti, accompagnato dai vicepresidenti, Francesco Dini e Giuseppe Ferrauto, e dal direttore generale, Fabrizio Carotti, hanno incontrato il sottosegretario di Stato con delega all’Informazione e all’Editoria, Andrea Martella. Nel corso dell’incontro Riffeser ha sollecitato un segnale del Governo a testimonianza del rinnovato impegno nel contrasto alla crisi dell’editoria giornalistica.  Il presidente della Fieg, vista la crisi di sistema, ha auspicato che alcuni degli interventi proposti vengano valutati per l’inserimento nella manovra di fine anno. 

Il Caso Sicilia

Intanto c’è anche un “caso Sicilia” che potrebbe arrivare presto sul tavolo del Ministero. Il riferimento lo troviamo tra le righe di una nota pubblicata sul sito dell’Assostampa Sicilia. A parlare è il segretario regionale dell’Assostampa Roberto Ginex“Assostampa – ha sottolineato Ginex – è stata impegnata su più fronti nell’ultimo anno a cominciare dalla questione del ricorso sul concorso per l’ufficio stampa della Regione. Nelle ultime settimane l’impegno si è concentrata sulla grave situazione dei quotidiani siciliani. In questo senso è stato chiesto un incontro urgente al sottosegretario per l’editoria Andrea Martella al quale verrà presentato un documento sul caso Sicilia”.

Su questo documento al momento non si sa molto. Di certo c’è il carattere d’urgenza dell’incontro che viene sottolineato dal segretario regionale Ginex e il fatto che negli ultimi anni nel panorama siciliano la situazione sul fronte della carta stampata, anche a livello di assetti editoriali e societari, è cambiata tantissimo. Ci sono state scelte editoriali che hanno animato il dibattito all’interno delle redazioni, così come scioperi. E che hanno portato anche alla nascita di un coordinamento tra i comitati di redazione.

Il coordinamento tra i Cdr

Tre anni fa i comitati di redazione dei tre principali quotidiani siciliani (“Giornale di Sicilia», “Gazzetta del Sud» e «La Sicilia”) nel corso di una riunione convocata dall’Associazione Siciliana della Stampa hanno deciso di costituire fra loro un coordinamento.  I tre organismi sindacali di base si erano dati come impegno quello di effettuare consultazioni periodiche per verificare le condizioni di lavoro nei tre giornali.

Giovanni Villino

Giornalista professionista. Direttore responsabile di Redat24,com. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism. Lavoro per Tgs, emittente televisiva regionale del gruppo editoriale Ses Gazzetta del Sud - Giornale di Sicilia.

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