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Ordine dei giornalisti, nuove regole per diventare giornalista

Partiamo da una precisazione doverosa: l’entrata in vigore di queste nuove regole per diventare giornalista non è immediata. Si deve attendere, ad esempio, la discussione in Parlamento e quindi il voto per diventare legge. Ma qualcosa di molto importante è stato fatto. Andiamo con ordine… è il caso di dire. Il Cnog ha approvato le linee guida per la riforma dell’Ordine dei Giornalisti. Il via libera è arrivato mercoledì notte con 43 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astensioni. Le linee guida sono state, quindi, inviate via Pec al Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio e dovranno essere poi discusse e votate in Parlamento per diventare legge. Dopo l’eventuale approvazione, il Consiglio nazionale si riserva comunque la possibilità di valutare gli effetti dei cambiamenti in due anni di regime transitorio. Nulla sembra, quindi, escludere che si possa pensare in futuro all’istituzione di un albo unico, senza distinzioni.

Cosa cambia

  • Nuove modalità di accesso alla professione giornalistica
  • Più vigilanza per l’iscrizione all’elenco dei pubblicisti
  • Superamento del carattere di esclusività professionale
  • Regolamentazione del settore degli uffici stampa con l’istituzione di un registro
  • Cambio del nome in Ordine del Giornalismo

Pubblicisti e professionisti: nuove regole d’accesso

Per diventare giornalista professionista, ferma restando la possibilità di frequentare comunque master e scuole di giornalismo, non ci sarà più il praticantato presso una testata, ma si prospetta l’iscrizione all’albo dopo aver conseguito una laurea (almeno triennale) e aver frequentato un corso annuale “di pratica” da attuarsi d’intesa con l’Ordine. Per chi, invece, vuole iscriversi nell’elenco dei pubblicisti il percorso biennale, che può avere inizio previa presentazione di una certificazione del direttore responsabile e l’iscrizione a un ente previdenziale, dovrà essere verificato ogni sei mesi, con la documentazione contabile dei pagamenti ricevuti e il riscontro dei corsi di formazione organizzati dall’Odg.

Albo/elenco unico

Nel caso in cui dovesse prospettarsi l’albo unico come opzione, entro tre mesi dalla deliberazione del Cnog saranno trasferiti direttamente nel nuovo albo del giornalismo professionale tutti gli iscritti nell’elenco dei professionisti. Potranno accedere all’esame di idoneità i giornalisti pubblicisti che abbiano seguito un corso di formazione specifico di sei mesi che sarà predisposto dall’Ordine almeno una volta l’anno, d’intesa con il Miur e le università. La richiesta di passaggio all’Albo del giornalismo professionale dovrà essere fatta entro cinque anni dalla delibera del Consiglio nazionale dell’Ordine.

Cosa conterrà l’albo del Giornalismo professionale?

Saranno resi pubblici cognome, nome, data di nascita, indirizzo Pec, data di iscrizione e titolo in base al quale è avvenuta l’iscrizione. Non dovrebbe, invece, essere reso pubblico il dato su residenza e indirizzo.

Esclusività professionale

E’ un aspetto che dovrebbe entrare in vigore con l’attuazione dell’elenco unico.  In pratica, oggi, il giornalista iscritto nell’elenco dei professionisti dovrebbe svolgere attività giornalistica in maniera esclusiva, senza avere nessun’altra occupazione. La  legge “professionale” prevede, infatti, la cancellazione del giornalista professionista quando risulti che sia venuto a mancare il requisito della “esclusività” professionale; ricorrendo tale ipotesi, il professionista può essere trasferito – a sua domanda – nell’elenco dei pubblicisti. Con l’elenco unico, invece, ci si propone di consentire agli iscritti di svolgere attività diverse da quelle informativa purché non si verifichi un conflitto di interesse con la professione giornalistica e quest’ultima rimanga prevalente.

Uffici stampa

Ciascun consiglio regionale dell’Ordine dovrà istituire il Registro degli uffici stampa pubblici e privati in cui operano solo giornalisti regolarmente iscritti all’Albo.

E’ possibile scaricare da questo link il testo delle linee guida.

Giovanni Villino

Giornalista professionista. Direttore responsabile di Redat24,com. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism. Lavoro per Tgs, emittente televisiva regionale del gruppo editoriale Ses Gazzetta del Sud - Giornale di Sicilia.

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