Pubblicità e sostegno all’editoria, tra i beneficiari pure i giornali online
C’è chi ha storto il naso e chi ha tirato un sospiro di sollievio. La novità viene data dall’Anso, l’Associazione nazionale stampa online. Si parla del provvedimento a sostegno dell’editoria che risconosce un credito di imposta (75%) per le imprese e i lavoratori autonomi che investono in campagne pubblicitarie. Almeno quelle fatte su quotidiani e periodici, emittenti TV e radio locali. Agevolazione che arriva al 90% se a investire sono piccole e medie imprese, microimprese e start-up innovative. Un provvedimento di cui avevamo parlato in questo post. Bene, adesso insieme ai media tradizionali (quotidiani e periodici, emittenti TV e radio locali) dovrebbero entrare nel provvedimento anche i giornali online. Il decreto legge dovrebbe andare in aula già la settimana prossima. Tutto ciò potrebbe comportare una variazione, almeno nella destinazione, degli stessi investimenti pubblicitari. La possibilità che offre il web di targettizzare e individuare i potenziali clienti, rende maggiormente appetibile il mondo virtuale. Tutto questo a scapito dei media tradizionali, soprattutto il segmento generalista. Il nodo, secondo quanto afferma Anso, si è sciolto venerdì scorso. Ecco il testo del comunicato dell’Associazione nazionale stampa online:
A seguito di un incontro con il Ministro Luca Lotti del presidente di Anso, Marco Giovannelli, e di un colloquio telefonico con Luca Sofri, direttore de Il post, si è sbloccata una situazione che di fatto avrebbe tagliato fuori i giornali digitali dal provvedimento a sostegno dell’editoria.Ieri, venerdì 13 ottobre, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che inserisce a pieno titolo le testate online nel provvedimento a sostegno dell’editoria che riconosce un credito d’imposta d’imposta al 75% per le imprese e i lavoratori autonomi che investono in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici, emittenti TV e radio locali. Agevolazione che arriva al 90% se a investire sono piccole e medie imprese, microimprese e start-up innovative. Grazie all’intervento del Ministro Lotti, il decreto approvato inserisce a pieno titolo le testate online.
Il decreto legge andrà in aula la settimana prossima per la conversione in legge, così come previsto dalla nostra Costituzione.
«È un grande successo per i nostri giornali – commenta Marco Giovannelli, presidente di Anso – un successo doppio perché ribadisce ancora una volta che il mondo dell’editoria sta cambiando e finalmente si riconosce che i giornali digitali hanno pari dignità. In questi vent’anni sono nate centinaia di esperienze che con fatica e tenacia lavorano per un’nformazione per lo più locale. La qualità e la professionalità sono un elemento fondante della gran parte delle nostre esperienze. Esiste anche un dato occupazionale importante e il prossimo mese, all’interno del festival Glocalnews, a cui Anso collabora da anni, verranno presentati i dati dell’Osservatorio condotto da AgCom con la nostra colaborazione e quella di Uspi. Ringraziamo il ministro Lotti per aver ascoltato le nostre voci ed essersi impegnato in prima persona per questo risultato».
Intanto nel corso del Consiglio dei ministri è stata inserita una novità sempre nell’ambito degli investimenti pubblicitari: le imprese e i lavoratori autonomi possono fruire anche per gli investimenti sostenuti nella seconda metà del 2017 del credito di imposta previsto per le campagne pubblicitarie su quotidiani, periodici, e sulle radio e tv locali. Il credito di imposta è pari al 75% della quota incrementale dell’investimento rispetto all’anno precedente, e aumenta al 90% nel caso di microimprese, Pmi e start-up innovative.