Legge Bacchelli a Orioles, plauso di Odg Sicilia

L’Ordine dei giornalisti di Sicilia esprime la propria soddisfazione per il riconoscimento al collega Riccardo Orioles, da sempre impegnato nel raccontare la guerra contro la mafia, dei benefici della legge Bacchelli. “Ci siamo schierati in maniera convinta e sin dall’inizio – si legge in una nota – al fianco di chi ha sostenuto il buon diritto di Riccardo di godere di una pensione. Anche noi abbiamo sottoscritto una petizione, che in pochi giorni ha raccolto 30 mila firme, per l’accesso alla ‘Bacchelli’, che consente a intellettuali, artisti e uomini di cultura a cui la vita abbia voltato le spalle, di godere di un giusto sostegno economico: Orioles lo merita, perché fu al fianco di Pippo Fava, fondatore e ‘anima’ de I Siciliani, la cui esperienza fu tragicamente interrotta dal piombo mafioso, il 5 gennaio 1984, a Catania. Orioles proseguì quel percorso di affermazione della legalità col collega Claudio Fava, figlio di Giuseppe e oggi vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia, che adesso ha dato la notizia della decisione, comunicata dal presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni. Oggi Orioles è maestro di giornalismo per tanti colleghi, attraverso I Siciliani Giovani, e il Consiglio dell’Ordine, riunendosi a Milazzo, dove abita, ha voluto incontrarlo e sostenerlo concretamente, acquistando per lui uno smartphone di ultima generazione, per consentirgli di tenersi in contatto con allievi e collaboratori”. “La decisione del governo – conclude la nota – premia gli sforzi congiunti svolti da tante personalità della cultura, della politica e del giornalismo, tra i quali va menzionato il presidente – oggi dimissionario – dell’Ordine nazionale, Enzo Iacopino. Ci piace sottolineare infine, prendendo a prestito le parole di Claudio Fava, che la notizia “è coincisa con la celebrazione in tutta Italia del 21 marzo e dunque del ricordo delle vittime delle mafie: per una volta questa giornata non è stata solo esercizio della memoria, ma si è fatta cronaca e storia”».

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