Amazon Go, il supermercato senza coda e senza… emozioni

di Giovanni Villino

Gira molto su facebook il video (che trovate in basso) che presenta il nuovo market di Amazon, Amazon Go. Un negozio che vende prodotti alimentari servendosi di sistemi avanzati di riconoscimento: smartphone, rivelatori elettronici e chip. Un meccanismo che di fatto evita principalmente il passaggio dalle casse. Tu entri, ti fai riconoscere all’ingresso attraverso un app sul telefonino, prendi i prodotti dallo scaffale ed esci. Spesa fatta. I volti in questo video sono per lo più sorridenti. Ma tutti soli. Né coppie (anzi solo una), né famiglie, né comitive di amici… una perfetta e dorata solitudine avvolge prodotti, scaffali e personale. Guardare questo spot mi mette profonda tristezza.
Sarà per carattere o inclinazioni, ma la dimensione dell’incontro e, perché no, anche dell’attesa alle casse è uno di quegli aspetti del vivere in una comunità urbana che mi piace. 
I rapporti umani sono per me stati sempre importanti, anche se improvvisi e contingenti. Le casse, in questo senso, diventano un momento di evasione e un’opportunità in più per lo scambio di un sorriso o di una parola. Ci si può concentrare sulla fila, chi si ha davanti o dietro. Valutare la velocità della cassiera. Il cliente preciso e quello che dimentica il resto. O perché no, anche sbirciare nel carrello di chi ci precede e vedere i prodotti che abbiamo dimenticato o quelli che non abbiamo preso perché sapevamo che il cartello di sconto era messo nel posto sbagliato. Non so voi, ma io in un supermercato così efficiente e veloce come quello di Amazon, mi sentirei a disagio. Sicuramente la società del futuro pone le sue basi anche attraverso queste forme di commercio. Ma, finché ne avrò la possibilità, la spesa al supermercato sarà per me un momento di svago e di incontro, reale.

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