“La vertenza al Giornale di Sicilia, con l’ipotesi di licenziamento di dodici colleghi ex articolo 1 e la risoluzione di 16 contratti ex articolo 12 e uno ex articolo 2, è il chiaro sintomo di un malessere che va oltre l’ormai nota crisi dell’editoria e che, soprattutto, può costituire un grave precedente per l’intera categoria”. Lo si legge in una nota diffusa dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia che stamattina ha incontrato i colleghi del Cdr del quotidiano nel corso della riunione del consiglio che si è svolta nella sede di via Bernini a Palermo.
“Abbiamo appreso positivamente la notizia dello spostamento a Roma del tavolo delle trattative. Un modo – prosegue la nota – per riportare su un piano nazionale una vertenza che non riguarda solo i colleghi del Giornale di Sicilia. A partire dalla procedura avviata dall’azienda per i licenziamenti annunciati, ovvero il ricorso ad una legge riservata ai comparti industriali e commerciali (ex 223) piuttosto che seguire l’iter indicato dal contratto di lavoro e dalla legge 416 di settore. Nel dare il massimo supporto e solidarietà ai colleghi del Cdr, auspichiamo che gli editori sappiano anche individuare percorsi di rilancio che non possono ignorare né le esigenze del mercato, né tantomeno le peculiarità del prodotto giornale che richiede innanzitutto qualità evitando, quindi, quella corsa al ribasso che finisce col penalizzare ancora di più il prodotto”.