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| Il presidente Odg Enzo Iacopino |
Il processo di riforma dell’editoria va avanti. Ci sono state diverse audizioni, in questi giorni, alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. Tra queste anche quella con i rappresentanti del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
E’ bene ricordare che il ddl riguarda sia i
fondi per il sostegno alle imprese editoriali che norme relative al
pensionamento dei giornalisti, ma anche le nuove linee sulla
composizione e le
competenze del
Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Tra le necessità sottolineate dal presidente Iacopino, così
come si legge su Odg.it, ci sono:
- prevedere l’obbligo di documentare gli effettivi pagamenti delle retribuzioni e egli oneri previdenziali dei giornalisti da parte delle aziende che presentano domanda di accesso ai finanziamenti pubblici.
- l’istituzione di un “Registro degli editori” presso il Dipartimento dell’Editoria tramite il quale siano rese pubbliche tutte le partecipazioni societarie sia dirette sia indirette per poter offrire al lettore chiarezza e trasparenza sugli interessi di coloro i quali producono informazione e sono titolari di una azienda editoriale.
- creazione di un “Giurì dell’informazione” per dare risposte rapide e concrete ai cittadini che si ritengano lesi da comportamenti deontologicamente non corretti dei giornalisti, questo per evitare il ricorso alle tutele giudiziarie in materia di diffamazione.
Per le questioni riguardanti l’Ordine dei Giornalisti il presidente Iacopino ha poi rivendicato l’
importanza del ruolo e delle funzioni svolte dal Consiglio nazionale che risulterebbero mortificate da un ridimensionamento eccessivo della sua composizione. “I numeri indicati nel Disegno di legge finirebbero –
si legge su Odg.it – inoltre per penalizzare la rappresentanza delle regioni medio/piccole e delle tipologie professionali”.
