Ogni giorno nasce un nuovo sito d’informazione. Chiunque ormai scrive articoli e fa l’editore. Siti sgrammaticati, titoli che fanno ridere, pezzi imbarazzanti, notizie travisate. L’altra volta ho letto in un attacco che “la morte continua a mietere vittime”. E il bello è che c’è gente che segue questi siti solo perché sono gratis. Il colmo invece è sentire dire che i giornali di carta moriranno! Io rido perché ho la matematica certezza che proprio grazie a questo caos un giorno la persone saranno costrette ad acquistare un giornale per avere la garanzia di notizie vere e corrette. Chi non lo farà sarà destinato a vagare tra corrieredellapera e informazione locale fuori controllo.
E un commento lasciato dal collega William Anselmo al post di Riccardo:
La selezione la fa il mercato. Se un sito sgrammaticato viene letto, evidentemente c’è una fetta di mercato che si accontenta di mangiare mer-da. È un problema di cultura e alfabetizzazione informatica. A parte questo, i giornali muoiono perché non reggono il passo e non sarà l’affollamento editoriale sul web a salvarli. Online i giornali migliori spiccano sempre e con il tempo la demarcazione sarà sempre più netta tra siti validi e siti acchiappa-clic
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