TEATRO DITIRAMMU: SABATO OMAGGIO A VITO PARRINELLO DI PARIDE BENASSAI


Sabato 23 settembre alle 21:30“A Vito” di Paride Benassai
Un racconto poetico, una favola, un canto d’amore sospeso tra cielo e terra, come buona parte di un teatro palermitano che ha raccontato la città da un punto di vista “alto”. Sullo sfondo i vicoli, le trazzere ,i bagli di Palermo… i ricordi e le “abbanniate”.
Piccoli e grandi storie trasfigurate poeticamente, piccole scaglie di verità di un anima che si accinge al trapasso da una vita ad una nuova vita, la Palermo dell’invisibile … In scena con Paride Benassai, l’arpa di Rosellina Guzzo , per un viaggio che è un incontro tra la musica ed la vibrazione della parola. Un viaggio che parte dalla città colorata e passionale, la città popolare ed ironica, la città dei ricordi e della memoria, per approdare nella città bianca, la città metafisica e trascendentale, la città invisibile della vita oltre la vita, un immaginario viaggio dell’anima nella magia delle emozioni.
Costo del biglietto: euro 12
“Cunti di musica: Daniele Billitteri racconta i Tamuna”
domenica 24 settembre alle 21:30

Con i Tamuna, più che mai, è la somma che fa il totale, come diceva Totò. La storia del gruppo palermitano, vincitore tra l’altro del prestigioso Premio De André, è quella di quattro musicisti capaci di diventare la parte di un tutto, dove ciascuno mette del suo e alla fine ci si ritrova tra le mani uno stile unico. Carlo “Charlie” Di Vita (chitarra solista), Giovanni Parrinello (percussioni, musica e testi in inglese), Marco Raccuglia (chitarra, testi e musica) e Riccardo Romano (basso e musica), sono insieme dal 2013 e domenica prossima alle 21,30 al Teatro Ditirammu di via Torremuzza, saranno protagonisti dello spettacolo “Daniele Billitteri racconta i Tamuna”. Un equilibrio teatrale tra parole e musica con il gruppo impegnato a offrire al pubblico una larga parte del proprio repertorio compresi Gerlando e Femmina, due brani ispirati da due libri di Billitteri (Homo Panormitanus e Femina Panormitana) che sono la chiave di questa collaborazione.
Il tributo al vocabolario dei critici che “ne sanno”, prevede che si parli di “contaminazione”, della capacità di “coniugare” cose diverse. Ma, nomenclatura a parte, è davvero così perché i Tamuna scrivono pezzi originali, non fanno cover, hanno un album in uscita e altri due alle spalle; oltre al De André hanno vinto altri premi, hanno suonato in tutta Italia e anche a Londra dove hanno conquistato i giovani inglesi con pezzi in siciliano. I Tamuna sono fortemente legati al Teatro Ditirammu, non fosse altro per la presenza non secondaria nel gruppo di Giovanni Parrinello, quotato percussionista ma anche figlio di Vito Parrinello, il fondatore del teatro insieme con la moglie Rosa Mistretta. Giovanni è il fratello di Elisa Parrinello, coreografa, registra e attrice, a capo di un Laboratorio teatrale rivolto a giovani tra gli 8 e i 16 anni.
I Tamuna non hanno mai “tradito” le loro radici ma i frutti che sono germogliati vanno ben oltre la tradizione come folklore per diventare tradizione come cultura. Tributo a una terra profumata e maleodorante, oscura e luminosa, scoppiettante ed esplosiva. Sotto questo aspetto i Tamuna sono come la cassata: nata e fatta qui ma buona in tutto il mondo. Costo del biglietto: euro 12


Info e prenotazioni: 331 1044500 (dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20)
 

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